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On focus

Messina porto delle nebbie

La chiamano “la Lupa”. È nebbia densa, quasi solida, che sale dal mare. In pochi minuti si mangia lo Stretto, cancella le due sponde, disorienta. Perché è ovatta che sfuma i contorni, mischia le prospettive, nasconde. A Messina a volte sembra che la Lupa, più che atmosferica, sia esistenziale. «Qui non cambia mai niente, al massimo i cognomi», dice uno dei marittimi che lavorano in banchina alla stazione degli aliscafi. «Per carità, non mi chieda il nome, io questo posto non…

Cos'è l'usura?

Chi presta denaro chiedendo di restituirlo con tassi di interesse al di sopra di quelli consentiti dalla legge commette un reato. Questo reato si chiama usura. L’usuraio è spesso una persona normale, che fa un lavoro come tanti: si arriva a lui tramite conoscenze e consigli di presunti “amici”. Entrare nella rete dell’usura significa perdere pian piano la propria dignità, impoverirsi materialmente e psicologicamente, divenire sudditi di una persona dalla quale, apparentemente, dipende il benessere economico. L’imprenditore che ha bisogno di soldi in più a causa del racket, il commerciante a cui le banche non fanno più credito perché ha dei problemi a gestire la propria attività o anche la persona comune che conduce stili di vita al di sopra delle proprie possibilità: tutti possono cadere nella rete dell’usura.

Gli usurai sono spesso collegati alla criminalità organizzata, soprattutto al sud Italia. Le mafie riescono, tramite l’usura, a riciclare i soldi provenienti da attività illecite, minando l’intero sistema socioeconomico che non ha così possibilità di crescere e svilupparsi. L’usuraio spesso sembra, a chi ha ormai tutte le porte chiuse, un “amico” che offre aiuto e fiducia. Ma non lo è affatto, e non lo sarà mai. Vorrà sempre di più e, finiti i soldi, si impadronirà di beni mobili o immobili causando spesso la chiusura per fallimento di molte attività economiche.

La Fondazione Antiusura Padre Pino Puglisi Onlus

Sperare di uscire dall’usura continuando a pagare le rate del prestito è uno sbaglio. Dall’usura si esce solo con una denuncia, e non bisogna aver paura di denunciare, perché la legge è dalla parte delle vittime e offre tutela e assistenza a chi decide di compiere il passo. Per la denuncia si può essere assistiti da enti come le Fondazioni Antiusura.

Tra queste, iscritta nell’elenco del Ministero dell’Interno, c’è la Fondazione Antiusura Padre Pino Puglisi Onlus, che offre ascolto, aiuto e assistenza a chi cade nelle mani degli usurai e a quanti rischiano per imprudenza di diventarne vittime. I servizi della Fondazione sono gratuiti ed aperti a tutti, attraverso gli sportelli di ascolto gestiti da operatori specializzati ed attraverso il sito internet.

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